Secondo una recente tecnica di mobilità sostenibile, ho passato questa giornata di festa spostandomi in “assetto vanvera” (detto anche “GPS Labirintico”), in un alternarsi di piede destro / piede sinistro per luoghi più o meno ameni di Felsina, calata nel fermento dei festeggiamenti per la ricorrenza storica del XXV Aprile. Ora, a me non interessava particolarmente dello scontro al vertice “Fascisti Vs Comunisti”, non so nemmeno chi abbia vinto, anzi, credo abbiano perso entrambi, purtroppo io sono invischiato nelle acque pericolose della bassa classifica e lotto strenuamente per raggiungere l’obbiettivo salvezza, personale e/o collettiva. Chiariamo: l’Otto Marzo è oramai diventata l’allegoria carnevalesca della scollatura insensata e dei “Muertos De Faiga”, Natale fa rima con Centro Commerciale, la Giornata Della Memoria si ripete ogni Domenica dopo la sbronza colossale della sera prima, il Primo Maggio è la festa dei lavoratori che si fingono Comunisti per partecipare ai concerti gratuiti (Scroccomunisti?) e la nuovissima “Giornata Per il Clima” si è rivelata l’ennesima evacuazione inadeguata di chiacchiere che ha liberato inutilmente trilioni di tonnellate di CO2 nell’atmosfera innalzando smodatamente la temperatura globale ma anche la mia pressione arteriosa. Vabbè, questo è l’attuale senso collettivo di “commemorazione” in Italia, sembra un volantino di un discount, non ci si capisce più nulla. Anche sulla Giornata della Liberazione temo ci sia un po’ di confusione, mi è parso di entrare in una centrifuga con Partigiani, Mussolini, Facebook, Comunisti, Repubblica, Selfie, Democrazia e tanti, tanti, tanti alcolici scadenti per riconciliare gli animi capricciosi. Il prossimo anno potremmo festeggiare il “25 àprine”, ovviamente di bottiglie. Ho paura che, a furia di commemorare il passato, ci sia sfuggito di vista il presente, chiedete pure in giro chi sia stata e cosa abbia rappresentato Tina Anselmi per chi si sente “Italiano”, se vi va bene vi risponderanno che, probabilmente, è una cantante ballerina uscita da “Amici”. Capite per chi e cosa hanno dato la vita queste e tante altre Persone? A proposito, mentre mi traslavo pedonalmente, mi sono imbattuto in questa targa che mi ha letteralmente commosso.
Secondo me, il Paz, è stato un partigiano ed un artista formidabile, perseguitato a vita da coloro che, dopo la sua scomparsa, dedicarono al suo ricordo questa targa; quanti amici che hanno le Grandi Anime, solo dopo la morte però. Meglio andare a vedere che aria tira in centro. In realtà sapevo già che sarei finito, per osmosi, alla meravigliosa “Chiesa di Santa Maria della Vita” (nel centro turistico disneyano del capoluogo felsineo) in quanto sede della mostra di sensibilizzazione “Planet Or Plastic?” organizzata da Genus Bononiae (…in quanto Felsineo di derivazione etrusca non so di cosa si tratti) con il National Geographic.
Carina, ben fatta (all’interno viene proiettato anche un lungometraggio sull’imminente catastrofe ambientale che ha come protagonista Leonardo Di Caprio), la consiglio vivamente (anche se pagare € 10 per essere sensibilizzato sul tema ambiente fa morire dal ridere) e mi ha lasciato un’ulteriore certezza: l’utilizzo dei combustibili fossili non ha portato vantaggi a nessuno, eccetto fastidiosi privilegi che hanno pagato a caro prezzo i paesi del terzo mondo: “vita mea, plastica tua”.
Caffettino “Spaccanapoli” (fantastica miscela di robuste) in un ottimo bar di Ugo Bassi e ritorno a casa dopo l’ennesima giornata di battaglia morale e civile contro l’idiozia diffusa. Sì, perchè il nemico è quello e “resistere” è un verbo che si ha il dovere di declinare solamente al futuro.