Con la power off resto povero, dacchè m’alcalino ma non m’alcolino né m’alcaloide, swiccio su una sindrome paranoide detto da un dotto che pare un androide, dieci e lode e chi s’accontenta gode, ossia trionfa con frode in posa tronfia a pancia gonfia – era comunista Erode? – eroe dei sottopassi dall’olezzo d’orina, clochard in posa china, si rimboccano le mani in oboli monchi in posa e nel piattino piovono gronchi rosa, vicino alla resa capisco che non è cosa, la follia sposa la ragione ma se non passi dal via finisci in prigione, imprevisti già visti, tristi epiloghi tra epiteti e turisti che fanno da self perché fanno per tre, le cimette sul comò 10 sacchi e vedi mo’ se dormirò con la figlia dell’androide che mi vede paranoide, lager contro foibe, comunque fobie da camicie di forza o da càmice per forza, sarai dimesso se starai dimesso, se la fai lunga sarai dismesso oggi stesso, sarai differenziato e riciclato per un tirocinio, prendo la fionda e tiro al cigno perché in una vita precedente non rispettava le precedenze, alla fine ciò che è eccedente è un incidente necessario, il commissario commissiona due cornetti alla crema un caffè e un cappuccino, frate brecfast, “Tavor e fai ciò che vuoi” diceva Sant’Agostino, quello della De Agostini che per quanto costino, se lasci che si accostino nel tuo studio, fan la loro bella figura, la ciclopedia va letta con monocolo, un po’ come il filetto interdentale alla Voronoff, è vero o no?
Le mie snicche kickano il palese in rete, persone oltre le pose e se volete, come una palude bonificate l’iban de Le Mie Cose.
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3 thoughts on “Miss Omissis”
Daniela
un turbinio di assonanze…mi perdoni se non bonifico? 🙂
Filippo Fenara
Il bonifico era una provocazione, non ho un buon rapporto con la pecunia…
Daniela
Neppure io …direi pessimo