E guardo il mondo da un oblio, m’annoio io, un anno pio di parapendio, ma cara, per Dio, sto perdendo tutto ciò che è mio, al collasso, con l’asso nella natica, se la matematica non è un salasso qui è il Picasso di Guernica, nevica uno squasso di fatica epatica, è patetica la gente ipocrita che s’accalca per un una replica informatica, infoiata ma dalla contraffazione sintomatica, in questo stupido stupido hotel, come Otelma o Thelma e Luis Suarez, brandy di Jerez, al contadin non far saperez, che finisci al sert serti fai le perez, where’s the cat? On the Clarck, meglio Kent che Gable, scrivo come i subornati di ogni corriere, del resto del carillon son le stesse cantilene di chi aliena il suo sedere, poi decedo e divento il noto, faccio ciocco a una cifra Modica come il cuore di Luca Ca, tutti amici del maestro eccetto chi ha l’estro del contegno, gli altri uniti in convegno a commemorarmi, con la memory army in sostegno alle teste di legno che applicano il loro impegno in qualsiasi fatto indegno, qui gatta ci covid, che se fosse caghetta, invece di mascherine, pannoloni, volano paroloni, io son l’unico operaio tra milioni di padroni, Alì Babà e i 7 miliardi di ladroni che fanno il pane in casa ma fanno pena fuori, scaldo le mie snicche per calciarne in rete di tutti i colori, fanculo olistico a tutti i burloni, persone oltre le pose, LeMieCose come Vivaldi, le 4 stagioni.
Il gruv “Floating Away” di Mr Käfer e Gavin Lord lo trovate qui.
© 2 + 0 = 2 – 0 / lemiecosepuntonet
3 thoughts on “Il Resto Del Carillon”
sibillla5 NADIA ALBERICI
Sei eccezionale!
Filippo Fenara
Troppo gentile Nadia…
sibillla5 NADIA ALBERICI
no no mi stipisci ogni volta, sei un macinatore di parole..un frullatore…poi le butti lì ed escono tutte intonate e con un senso!