Di Nonna Pitilla e del suo blog “Cucinando Poesie” avevo già scritto in occasione della carta carbone relativa alla sua gemma “Non Tagliare Corto Il Picciolo“, quindi ne abbiamo già potuto saggiare la poesia fatta di tinte decise e di emozioni sfumate, di parole desuete e di immagini rievocate, oltre ad aver potuto constatare, seguendo i suoi scritti, la sua passione spropositata per quanto riguarda l’arte in tutte le sue forme espressive, da quella quasi dimenticata nel tempo di castelli nei deserti, passando per il lavoro di gioiellieri d’inizio secolo scorso, per arrivare al suo inconfutabile talento come pittrice che firma le immagini di copertina di ogni sua lirica. “Alberi Dai Lunghi Occhi” è un dono che Pitilla fa all’intimità e alla semplicità del rapporto tra madre e figlia/o e lo fa con delicatezza ed utilizzo di termini, come sempre, azzeccatissimi. Buona lettura.
Alberi Dai Lunghi Occhi
alberi dai lunghi occhi
in cieli invernalia parlare di pioggia e storie fuggenti
io e mia figlia ci facciamo incontro
attraverso porte che ridono, sbattonoa volte restano aperte
a lasciare passare fili stracciati
di visioni dorate oltre le tende
siamo canzone a cui danno forma le nostre mani!di Nonna Pitilla
CTRL-C / CTRL-V / CTRL-Alberi