“Finchè Non Sorgerò” (Still I Rise) è un poema dell’autrice Maya Angelou, attivista per la difesa dei diritti umani e nemica di tutte le ingiustizie (soprattutto razziali) che inficiano il sistema. La poesia di cui sopra rappresenta anche la principale ispirazione dell’artista della quale vado a scrivere in questo post, Dominique Fils-Aimè. Canadese figlia d’immigrati, è una cantante blues dalla voce lineare, con uno splendido timbro black, dalla tecnica esecutiva minimalista (all’ascolto richiama le grandi cantanti coloured dai ’40 ai ’60 – Etta James, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, ecc…) e dai contenuti pregni di lotta sociale. Il suo primo album “The Red” (che trovate qui) potrebbe essere opera della compianta Amy Winehouse, le sonorità si assomigliano, il paradosso è che il mercato tende a premiare un’artista bianca con una (incantevole) voce nera piuttosto che una nera con una (incantevole) voce.
Poi, dal secondo album “Nameless” (che trovate qui), la svolta minimalista, intimista, le sonorità più rarefatte, l’utilizzo di pochi strumenti e tutti acustici. Nella discografia di Dominique è il lavoro che personalmente preferisco in quanto è sicuramente quello che evoca maggiormente climax riflessivi.
L’ultimo suo platter, datato 2019 ed intitolato “Stay Tuned” (che trovate qui) è quello di maggior successo ed ha annoverato vari premi e riconoscimenti. Una grande opera che, rispetto al precedente “Nameless” segna una virata verso strumenti più percussivi e un’elegante raffinazione che simboleggia il raggiungimento della maturità artistica di Dominique. Però non mi si parli di jazz, questo è blues, immenso blues.
Dal 14/C, per ora, è tutto.
© 2 + 0 = 2 – 0 / lemiecosepuntonet
3 thoughts on “Audio Bagliori: Dominique Fils-Aimè”
lyth karu
Si! è vero! è una bella voce e ha il colore della bellezza non della pelle!…
Filippo Fenara
Sono contento ti sia soffermata ad ascoltarla, grazie.
Biagina Danieli
Che voce! non conoscevo, bella scoperta grazie!