Confinato all’interno
di pareti logorroiche
che trasudano ricordi
di momenti calcificati,
di bottiglie vuote
accasciate sul pavimento
e sguardi incisi sui soffitti.
Le osservo sequestrato e genuflesso
mentre come sabbie mobili
catturano la mia solitudine
narrando, sussurrando,
di liti in famiglia,
di anime defluite,
pareti imperlate d’istanti distanti,
trasudanti nefasti presagi.
Pareti che spengono i miei sogni
come pollice ed indice
passati sulla lingua
poi stretti sullo stoppino
fino a quando un filo di fumo,
come edera,
non s’arrampica
attorno alla mia indolente figura.
© 2 + 0 = 2 – 0 / lemiecosepuntonet
2 thoughts on “Pareti”
Biagina Danieli
Applauso!
Filippo Fenara
❤️