T’inùmo d’amore
Mentre l’arte del tempo
Scolpisce verità
Tra le righe della coscienza
T’adorno di ricordi,
Indosso il tuo spirito
Quando pensieri plumbei
Languono all’imbrunire.
L’eternità di quell’attimo
In cui asciughi il mio rimpianto,
Origlio tra le falle del cielo
Per scorgerti tra le nuvole.
Tu mi sai e, improvvisamente, mi sei
Accarezzi i miei giorni,
Diapositive sbiadite
Di un vissuto effetto seppia
Imploro un frammento del sempre
Per ghermire le tue spalle
Ed una volta ancora
Modellare un eufemismo di ieri.
Colmo di lacrime mai piante
Implode il dolore
Che ci ha reso soli,
Come due, sorti in un’unica alba,
Soli come musicisti virtuosi
In un brano senza centro
Abbandonati, oltraggiati, smarriti,
Inesorabilmente soli, insieme.
(dedicata a mio Padre)
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