I Mì Vseìn
As’livan ch’ gl’uslèin as strafugnan ancaura gli ûc
Lò as mett la camisa, li as pnà i cavì
Comm’sal foss sanpar dmanndga mateina
Serran la pôrta e van a scarpiner
Ch’l dottaur dis ch’fa bän a la salùt
Difàti salutan al sâul ch’taca a scalderès,
I fiùr balareìn invatta ala mûsica dal vänt,
Quelc vec amig ch’sarpusa al zimiteri
E sguazàn ala zerimogna dal bandè.
Me al guerd’ d’la fnestra mänter tournan a cà,
Al laur mën as streccàn cumpagna ssant’an fa
Alaura l’um’ strecca fört al cör anc’ a me
E a tac a rumisgher tra la speranza e’l destèn.
I miei vicini
Si alzano che gli uccellini si stropicciano ancora gli occhi,
Lui si mette la camicia, lei si pettina
Come se fosse sempre domenica mattina
Chiudono la porta e vanno a camminare
Che il Dottore dice che fa bene alla salute.
Infatti salutano il sole che comincia a scaldarsi,
I fiori ballerini sopra la musica del vento,
Qualche vecchio amigo che riposa al cimitero
E si godono la cerimonia del buongiorno.
Io li guardo dalla finestra mentre tornano a casa,
Le loro mani si stringono come sessant’anni fa,
Allora anche a me si stringe forte il cuore
E comincio a rovistare tra la speranza e il destino.
© 2018 / lemiecosepuntonet
6 thoughts on “Replay: “I Mì Vseìn””
sibillla5 NADIA ALBERICI
Che tenera mi commuove! E poi scrivere in dialetto è difficilissimo!
Filippo Fenara
Ho passato un periodo della mia vita a studiare il dialetto bolognese perchè si sta inesorabilmente perdendo e lo trovo immorale,come per tutti i dialetti.
sibillla5 NADIA ALBERICI
Bravo ormai i dialetti dovremmo farli diventare oggetto di studio linguistico
Biagina Danieli
Ma tenera…come son teneri i vecchietti…certo che il dialetto bolognese è arabo.
Filippo Fenara
Io ho un collega di Napoli che quando parla in dialetto non ne colgo una parola che sia una, eppure starei ore ad ascoltarlo.
Biagina Danieli
Si pure io, mi capita con tutti quelli che parlano un dialetto sconosciuto…me piace assai