Dopo l’ottimo ritorno dei Public Enemy e degli Arrested Developement, un altro titano dell’hip hop anni ’90 ovvero Paris (a cui dedicai un articolo in passato), è tornato massiccio nel momento in cui la comunità nera si sta rivoltando all’ondata di razzismo, alle politiche di presidenti incompetenti, alle dittature modello Cina che la pandemia sta avvalorando, alla disperazione ed impoverimento del popolo apparentemente incapace di reagire. Torna con “Safe Space Invader” a trent’anni dal grande classico “The Devil Made Me Do It” e lo fa nella maniera migliore, senza tradire le proprie peculiarità musicali per cedere al mercato e recitando la parte dell’oratore rivoluzionario e fiero, toccando temi scottanti senza paura in un vis a vis con qualsiasi tipo di autorità.
Per quanto riguarda i tappeti sonori sui quali Paris stende rime al napalm, bisogna dire che l’artista ha scelto la strada della coerenza, i suoni sono gli stessi dei ’90, il funk è presente come esoscheletro di tutta la parte sonora, ma quello che importa sono le tematiche e i contenuti che l’artefice di Guerrilla Funk vuole comunicare al mondo incitando alla rivolta, basta dare un’occhiata al primo singolo estratto da questo album
A conti fatti un album splendido per gli ammiratori di Paris, per chi dalla musica cerca relax, atmosfere spaziali e liriche poetiche, allora meglio di no. (Filippo Fenara)
One thought on “Presentando Rap Presentando: “Safe Space Invader” – Paris”
Paquerite
Merci
Très bon choix musical !
Bonne journée