AMO DI TE
Vorrei amarti
per quello che sei,
ma quello che sei
non lo conosco.
Conosco
quello che vuoi essere
e per quello ti amo.
Amo quello che ti te non conosco
quello che in te è buio e nascosto
quello che immagino
e mai ho veduto
quello che vorrei sentire
e mai ho sentito
Amo di te
la tua immagine
riflessa nei miei occhi.
di Nonna Pitilla dal blog “Cucinando Poesie“
“Vorrei amarti per quello che sei, ma quello che sei non lo conosco. Conosco quello che vuoi essere e per quello ti amo”. Proprio questa mattina mi sono messo d’impegno nel cercare un senso qualsiasi alla tanto decantata “Instapoetry” ovvero quei fantastiliardi di versi più simili ad aforismi che a poesie alla disperata ricerca d’impatto visivo anzichè quello logico/emotivo. Toda basura, direbbero in castigliano, tutto rusco, diciamo a Bologna. E dire che Rupi Kaur, la capostipite di questo “movimento” involutivo commerciale, è diventata milionaria proprio con queste ciancette da diario di seconda media e, nel frattempo, Nonna Pitilla sciorina in silenzio ed umiltà i sopracitati versi che contengono sentimento, filosofia, psicologia, suono, vibrazioni, amore, empatia e la finisco qui che se le scrivo tutte non mi basta internet illimitato. Non riesco veramente a farmi ragione di come Matilde sia in grado di creare immagini universali ed oggettive con parole semplici e d’impatto, di come crei denominatori comuni d’anime, di come possa la sua anima contenere così tanta universalità. “Amo Di Te” prosegue con la subliminale evidenza (è un ossimoro, lo so, ma quando mi trovo a parlare di Nonna Pitilla questi “cortocircuiti” mi colgono spesso) del desiderare ciò che non si conosce di una persona, ciò che “è buio e nascosto”, quello “che vorrei sentire e mai ho sentito” e, pur non volendo infierire sul già impanicato popolo degli “Instabambocci”, ricalco anche la splendida chiusa, il colpo del kappaò, “Amo di te la tua immagine riflessa nei miei occhi”. Termino l’articolo asserendo che, anche su Instagram e Facebook si esprimono ottimi autori ma, come al solito nel contesto commerciale, sono una minoranza maggiorata che deve resistere ad una maggioranza minorata. (Filippo Fenara)
3 thoughts on “Carta Carbone: “Amo Di Te” di Nonna Pitilla”
Biagina Danieli
questa componimento mi ha sfiorato l’anima….questo è l’amore. Grande Pitilla
elettasenso
Completamente d’accordo e grata per la tua analisi e commento. Tutti, ormai, scrivono poesie e racconti. Molti pubblicano. Pochi sanno poetare e scrivere. Davvero.
Nonna Pitilla
Caro Filippo oltre ringraziarti per averni riproposto, devo dire che la tua recensione mi ha toccato profondanìmente, hai detto cose che non mi aspettavo e come spesso fai mi hai sorpreso! quindi grazie, grazie!!