DI-MANI
Vado e vengo alle porte della notte
a spingere le ore tra seni gonfi
di luna piena ed effluvi di stelle
tra le cosce, nell’attesa di un’alba
che svegli le tue mani
di Manuela Di Dalmazi dal blog “Imageonpoetry“
Ricordo la prima carta carbone dedicata alla brava scrittrice Manuela Di Dalmazi, “Nell’antro Di Un Gaudio Provvisorio” che mi colpì per la reinterpretazione in buona fede del sesso come idilliaca consacrazione dei sensi. Già, perchè il problema oggi è – guarda caso – il mercimonio del sesso, ovvero la vastissima bottega della pornografia che ha riscritto le regole, distorcendole, del rapporto tra esseri umani, aggiungendo dosi smodate di malizia, categorizzando ogni singolo momento dell’amplesso e relegando a meri e propri feticci gli organi genitali, manco fossero esposti sui banchi del supermercato. Manuela no, è maestra nell’accennare senza vergogna al sesso rimanendo però in ambito aulico, svestendo di quel velo di esercizio da palestra il volersi, mescolando l’onirico, il lirico e il libidico in una formula segreta che probabilmente solo lei conosce. È un atto forte, un’insurrezione contro il materialismo emetico della pornografia, un ribellarsi ai copioni che hanno fatto dell’atto sessuale una recita priva di piaceri intangibili, scevra di trasporto e povera di quei valori che si catalizzano nel centro del petto e non all’interno di slip e biancheria intima assortiti. Ricordo infine che la prima silloge di Manuela Di Dalmazi, “Germoglia L’anima Deserta” è in vendita qui. (Filippo Fenara)
3 thoughts on “Carta Carbone: “Di-Mani” di Manuela Di Dalmazi”
Manuela Di Dalmazi
Filippo Fenara, riesci a sempre a cogliere il significato onirico dei gesti dell’anima di ogni poesia. Grazie infinite
Filippo Fenara
Grazie di cuore a te per la disponibilità…
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