Vivo con acerba vecchiezza
anni di dodici Novembri
nell’abbozzata puntualità
d’un affannoso rincorrere
un tempo viscido come anguilla
che sfugge alla presa
d’un “mentre” sospirato
nella vana attesa.
Le reti dei veggenti
trascinano a riva disgrazie
e squame di sventura
nel ticchettio di ordigni a tempo
che sento riecheggiare in me,
uomo minacciato, corpo minato
con le zampe incastrate nella tagliola
dell’ordinario appurato.
© 2 + 0 = 2 – 0 / lemiecosepuntonet
2 thoughts on “Dodici Novembri”
Manuela Di Dalmazi
Bellissima!
Filippo Fenara
Grazie Manuela! 😊