Giusto ieri ho adocchiato “Mme3bien” e, scorrendolo, ho realizzato che, per quanto possa rientrare tra i blogs “classici”, gli articoli (anche quelli più spiccatamente rivolti ad un pubblico femminile) non sono per niente scontati, anzi, ho passato un’oretta serena scorrendo le curiosità che vengono pubblicate e ci ho trovato contenuti interessanti e ben esposti. In questo caso, finalmente, ho imparato il significato del simbolo di una terra che amo, la Sicilia e ho immediatamente deciso di condividere con i followers di LeMieCose questo breve articolo dall’alto potere esplicativo. Poi dicono che la curiosità sia femmina…
La Trinacria
Dalle mie parti, da qualche giorno, ha aperto i battenti un fruttivendolo, “specializzato” in prodotti esclusivamente siciliani… Non vi sto a riferire dei “colori” e dei profumi, perché penso che lo possiate immaginare anche da soli…

Volevo soffermarmi, piuttosto, sul simbolo (non molto originale, dirà qualcuno, ma tant’è…), che il titolare del negozio ha esposto all’esterno, probabilmente a scanso di equivoci, circa la provenienza di tutto quel ben di Dio: una Trinacria.

Trinacria è un termine utilizzato in araldica per indicare una testa femminile con tre gambe piegate (triscele) da essa moventi.
La testa rimanda alle gorgoni, mostri della mitologia greca con ali d’oro e caratteristici serpenti al posto dei capelli. Esse erano tre e rappresentavano le perversioni: Euriale rappresentava la perversione sessuale, Steno la perversione morale e Medusa la perversione intellettuale.
La trinacria è il simbolo che rappresenta la Sicilia e che dunque è rappresentato nel suo stemma ufficiale; tale associazione è dovuta alla particolare configurazione geografica dell’isola, caratterizzata da tre promontori, Passero, Peloro e Lilibeo e tre vertici che immediatamente rimandano al triangolo.

Gli studiosi confermano che la trinacria sia un antico simbolo religioso orientale che rappresentava il Dio del sole nella sua triplice forma di primavera, estate e inverno. Ciò è testimoniato da remote monete del VI e IV secolo a.C.
È solo in epoca romana che la trinacria perde il suo intrinseco significato religioso per divenire unicamente il simbolo geografico della Sicilia.
Proprio in quell’epoca, a Palermo, la gorgone con tre gambe appare nel suo aspetto definitivo sulle monete, la cui testa venne privata dei serpenti e decorata con delle spighe di grano che tributavano alla Sicilia il suo ruolo di granaio dell’antico Impero Romano. Così, La Sicilia divenne sinonimo di fertilità e prosperità.