© Robin Corradini dal profilo Instagram @robin.corradini
Occhio, qui c’è del talento. Continuando il mio vagabondaggio su Instagram ho avuto il piacere di incrociare Robin Corradini con questo suo dardo lirico intitolato “Postribolo”. L’effetto emotivo che mi ha trasmesso è stato di distacco dal caos nel mondo, di necessità di rimettere la testa sotto le coperte per smaltire i postumi di quest’avello “storpiato dal cuore” come se avere una coscienza portasse a sofferenze indicibili (così effettivamente è), di prendere le distanze dal riconoscersi nella schizofrenia “di chi soffre ma non ne è capace”, di resa alle coercizioni che stanno stritolando l’umanità, al trovarsi apparentemente inermi a cospetto del male che inficia il quotidiano. La chiusa poi è un colpo di genio: “ho ventisei anni, li porto malissimo” che dovrebbe far riflettere tutte le generazioni precedenti su quello che abbiamo permesso accadesse ai posteri (oggi Robin Corradini ha 37 anni), mentre noi eravamo a fare shopping o inebetiti davanti ad una consolle di videogiochi, mentre noi scambiavamo il futuro comune per un presente fatto di privilegi aleatori, mentre noi scrivevamo d’amore mentre fuori infuriava il saccheggio dei valori umani e la disgregazione delle genti. Tornerò a breve a ispezionare l’account di Robin Corradini perchè ne intravedo una capacità logica e tecnica di creare scritti originali, focalizzati sulle vibrazioni di un’anima effettivamente così grande da faticare a stare dentro gli spazi angusti di un social network. (Filippo Fenara)
3 thoughts on “Carta Carbone: “Postribolo” di Robin Corradini”
Casalinga Sempre Felice
Davvero interessante Robin Corradini e mi è piaciuta molto anche la tua recensione sula chiusa: quanto hai anzi, avete ragione tu e Robin.
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