PACE
La tua grazia esala
Fiumi di cotone
Attutendo gli aculei
Che inchiodo alle tende
Se guardo fuori
Una pergola di gelso
Ombreggia i capi canuti
Di due sposi attempati
E somigli al loro attardarsi
Come le nuvole tiepide
Su quei trampoli astrali
Avviati al crepuscolo
© Alessandra M. dall’account Instagram @universi.senzavoce
Dopo la prima carta carbone di “Panico” ospito con piacere nuovamente Alessandra che, dopo averci fatto deglutire rospi e provare la sensazione di un cuore che batte all’impazzata, questa volta si presenta in maniera più dolcemente aulica con questa sua “Pace”, un alveare di metafore che cola miele lirico tra le palpebre del lettore. L’ho scelta io tra le sue composizioni questa poesia, perchè l’ho trovata leggermente fuori dal suo consueto stream comunicativo, fatto d’immagini surreali, di tinte forti e di simbolicità da decifrare. In questo caso, attutisce i suoi “aculei” guardando fuori dalla finestra la sinestaticamente redolente “pergola di gelso” e i “due sposi attempati” che s’attardano come nuvole nel convergere verso il crepuscolo (della vita). Alessandra ha una grande padronanza del mezzo onirico e riesce, attraverso metafore apparentemente distanti dal contenuto, a far arrivare il suo messaggio con un’immediatezza sbalorditiva, un istantaneità che bypassa la logica per attecchire direttamente sui sensi dei lettori. Non posso sapere, da umile recensore, quale sarà il futuro evolutivo poetico di Alessandra, per ora posso solo asserire che il suo presente è molto di più di un buon proposito e promette veramente grandi passi. (Filippo Fenara)
2 thoughts on “Carta Carbone: “Pace” di Alessandra M.”
lyth karu
Piacevole composizione musicale, da mani esperte redatta: Piacevole miniatura dai colori brillanti. Incisiva come un’acquaforte… delicata…
Manuela Di Dalmazi
Bellissima 👏