OMAR
Un figlio di nessuno dormiva sotto il cielo, contando le stelle.
sazio di fame umana, beveva dai nasoni consunti.
la pioggia lavava le sue ferite e il freddo temprava il suo scheletro.
a ridosso della chiesa incrociava le gambe e i destini di altre, un sorriso era il prezzo di un bicchiere di vino.
lucida la sua mente e puro orgoglio il disquisire su dio e la vita.
ed era incanto il suo verbo, deciso e pacato, fiori nati per caso nel prato di chissà dove.
presenza possente di anni, nessuno sa quanti.
poi te ne sei andato e il vuoto ha impregnato il muro che ti sosteneva.
la tua ombra è ancora la.
qualcuno sostiene si muova nelle notti di luna piena.
di Biagina Danieli dal blog “Parole e Basta“
Il veliero dell’oramai proverbiale gentilezza di Biagina Danieli, questa volta ci porta ad osservare, nascosti dietro le nostre vite blindate da presunti ed omologati agi – pagati a prezzo di libertà – l’esistenza da clochard di Omar, raccontata con una dolcezza emolliente ed allo stesso tempo esaustiva, quasi una favola che conduce ad una necessaria riflessione sul possedere e sull’essere posseduti, vera chiave di lettura di questa composizione. Lo stile espressivo mi ricorda il cantautorato italiano degli anni ’70, “Omar” potrebbe benissimo essere un testo di Lucio Dalla come di De Andrè e non lo dico con spirito comparativo o citazionale, ma con l’anima ancora vibrante dopo aver letto questo ricamo aulico di parole troppo rare per essere dimenticate. Infine non è da sottovalutare l’angolazione profondamente umana dalla quale Biagina Danieli ha deciso di affrontare un tema ritenuto dalla società come un problema da gestire e non come un intreccio di vite dalle quali trarre ispirazione. (Filippo Fenara)
3 thoughts on “Carta Carbone: “Omar” di Biagina Danieli”
Biagina Danieli
Omar è stato un compagno di squisite disquisizioni, un amico di pomeriggi oziosi, una presenza indimenticabile.
Filippo Fenara
…e tu ce lo hai trasmesso nitidamente con i tuoi versi. Grazie Biagina.
Biagina Danieli
🙏 a te Fili