Occhei, giuro che da domani interromperò questa trafila di recensioni di album trip hop, downbeat, hip hop instrumental e mi dedicherò ad altri generi, sempre di nicchia, ma a mio modesto parere meritevoli di un ascolto che non sia il flauto magico con cui ci vogliono incantare i centri di potere. Come dicono “loro” appunto, “l’ho fatto per il vostro bene”, poi ci difendono da una pandemia globale senza assumere dottori (che mi sembrerebbe ragionevole), ma schierando, come già annunciato da giorni, 70.000 militari per controllarci durante le notoriamente bellicose e assembranti feste natalizie. Ora capisco perchè gli alieni non hanno mai voluto conquistare la terra e condivido la loro scelta per affinità di buonsenso.
GILA (scritto rigorosamente in maiuscolo) è un produttore di musica elettronica ambient / downtempo di Denver, devo dire subito che sto ascoltando con una certa frequenza il suo ultimo lavoro “Energy Demonstration” che, per quanto abbia provato a cercare il pelo nell’uovo, non mostra nessuna minima sbavatura. Suoni azzeccati, beats dall’architettura semplice e trainante senza cadere nello sperimentale incomprensibile, atmosfere ambient delineate da morbidi e ben miscelati tappeti di synth, pochi campionamenti dosati con buon gusto e, a differenza degli ultimi dischi che ho recensito, nessuna ingerenza o tangenza con il mondo hip hop. Se devo dire la verità GILA, più che gli eterni Kraftwerk (ai quali gran parte dei produttori di musica elettronica fa un più o meno evidente riferimento), mi ricorda come sonorità gli altrettanto bravi Art Of Noise, ovviamente in chiave meno pop ed evoluti al 2020. Comincerei subito con uno dei due brani che andremo ad ascoltare, la traccia che mi ha lasciato sgomento e ha scatenato vibrazioni poderose nella mia anima di carta velina spingendomi ad ascoltare l’intero album: s’intitola “Buffalo 2 Miami” ed è una potente scarica di adrenalina in formato digitale che instaura un clima di suspence e thrill veramente rari.
Ora vi lascio prendere una quindicina di gocce di Lexotan, che agirà come depressore sulle esagerate emozioni che vi avrà scaturito l’impronta precedente, le altre 15 tenetele in caldo per l’hangover che vi lascerà il pezzo successivo, secondo me ancora più motivante. Si chiama “Death Slump” l’ho abbinato qualche giorno fa alla mia “Uomini e Donne Sono Di Versi” ma credo che non ci siano parole giuste per fare da contorno a questo cesello digitale.
Vai col Lexo e chiudiamo la seduta: cosa volete che vi dica, so che non volete tradire la riflessiva e sperimentale opera musicale di Francesco Gabbani, ma provate ad ascoltare questo album sulla spotiffa (il link è sopra) oppure, se siete già degli appassionati del genere, datemi un abbraccio virtuale e cliccate qui se avete intenzione di acquistare sulla bandacampa (sotto la panca la bandacrepa) “Energy Demonstration” in CD, Vinile oppure in formato digitale. (Filippo Fenara)