Lungi da me il voler danneggiare la privacy di Ilaria, ma alcune precisazioni, prima di leggere questo suo componimento dal gusto genuinamente civico, vanno fatte: l’autrice, di origini emiliane, ora vive a Parigi, la stupenda città dalla quale trae l’ambientazione il testo ed Elies è il nome di un ragazzo che ha impressionato – senza che ci fossero coinvolgimenti sentimentali – la pellicola mnemonica di Ilaria, la quale a sua volta l’ha tradotta in evocativi versi sinestetici. I sensi vengono infatti travolti in toto dall’incedere sinusoide della narrazione, è un chiaro, singolare e futuristico esempio di “poesia aumentata”. A breve respirerete “il profumo del vento” di Parigi, allacciate le cinture e statemi in luce. (Filippo Fenara)