Quando leggo il nome di Rita Coda Deiana ho il sinestetico sentore di luce. L’emana, è indiscutibile, la propaga a dispetto del manto di nulla che vorrebbe attillare l’umanità, tutto in lei riluce e si proietta in fasci tracimanti vita e sarebbe stolto asserire che non ce ne sia bisogno in questa epoca d’oscura deriva. E se il tanto decantato progresso ci ha portato ad un’involuzione umana, per logica lei attinge energia, forza e sapere dalle radici, dal passato, dal dialetto ed è avanguardistico esempio di retroinnovazione, che coincide con la necessaria decrescita economica e, a livello di coscienza collettiva, all’ammissione che, ad un certo punto della storia, qualcosa è andato storto e proprio da quel punto si deve ripartire verso una nuova era nella quale Rita Coda Deiana può condurci con i suoi sentimenti, i suoi scritti, il suo esempio.
Pur capendolo poco (ma non preoccupatevi, c’è la traduzione) ho letto e riletto la versione in sardo logurese di questa elegia, ne ho gustato il suono, il ritmo, la significanza acustica ed ho accompagnato il mio momento di trasgressione catartica con un brano di musica elettronica ambient (Sonic Area – “Gardens”) che mi permetto di accostare al testo. Non vi dico il solito “statemi in luce” perchè, leggendo, lo sarete già. (Filippo Fenara)
COMO
Como,
Su tempus s’est frimmu
E mi l’hapo intesu
Che brajas de fogu,
Comente un’unda
De mare iradu
Intro su coro.
Eo penso,
Iscultende custu sero,
Affacca, attesu,
Chie l’ischit,
Da chi has a benner
Pro mi pienare
Su coro de Amore?
Como,
Su tempus s’est frimmu
Pro tottu cussu
Ch’hapo amadu e godidu,
Negadu e pagadu,
Pro sas manos mias boidas,
Pro sas lagrimas de dolore
Chi mi falan da-e ojos,
Como,
S’incantesimu s’est frimmu,
Cudda chi tantu cara m’est istada
E c’happo amadu
Cun peraulas de Poesia.
ORA
Ora,
S’è fermato il tempo
E me lo sono sentito
Come brace di fuoco,
Come un’onda
Di mare irato
Dentro il cuore.
Io penso,
Ascoltando questa sera,
Vicina, lontana,
Chi lo sa,
Quando verrai
Per riempirmi
Il cuore d’Amore?
Ora,
S’è fermato il tempo
Per tutto quello
Che ho amato e goduto,
Negato e pagato,
Per le mie mani vuote,
Per le lacrime di dolore
Che dagli occhi mi scendono,
Ora,
L’incantesimo si è fermato,
Quello che tanto caro m’è stato
E che ho amato
Con parole di Poesia.
10 thoughts on “Carta Carbone: “Como” di Rita Coda Deiana alias Doroalice”
Manuela Di Dalmazi
Delicatissima 👋
doroalice
Gentilissima grazie di cuore.
doroalice
Ringrazio dal profondo del mio cuore Filippo Fenara, per questa meravigliosa prefazione. Sono veramente commossa. Un grande abbraccio.
Filippo Fenara
Ringrazio te perchè, attraverso i tuoi scritti, doni sempre speranza, equilibrio e fiducia. Ricambio l’abbraccio.
Povertà 🌟 Ricchezza
Bravissima autrice
Filippo Fenara
Attraverso i suoi scritti mi sembra proprio una brava persona… 👍🏻
Povertà 🌟 Ricchezza
Con gli scritti uno entra nell’anima di chi li compone, magia, malinconia, amore, perdita, possesso, gelosia o chissà cosa 😉 Sicuro bellezza
doroalice
Grazie troppo buono.
Povertà 🌟 Ricchezza
😊il vero al vero
doroalice
Ancora grazie di tutto cuore.