Io, per ora, scrivo recensioni assolutamenti gratuite e a mio gusto, il che ha molte valenze positive (la sincerità del mio punto di vista, il divertimento di poter scrivere di libri che ho scelto personalmente, il fatto che spesso gli autori li ho già “sondati” emotivamente leggendo preventivamente sui vari social i loro componimenti, lo spirito di disinteressata collaborazione) e una sola controindicazione (cioè che a breve scriverò le “cronache del sottoponte”). Ho conosciuto Massimiliano Giannocco in un’iniziativa di poesia collettiva su Instagram e, a parte la gentilezza e disponibilità, mi ha subito colpito quel suo stile letterario che ricorda i geniali momenti d’incantata trance sovrappensiero annotati confusamente su taccuini per poi essere riversati nel pc a fine giornata. “Novembre”, mese nel quale è nato lo scrittore romano, è anche il titolo della sua ultima raccolta di poesie e inoltrarvisi è come viaggiare assieme a lui attraverso quei momenti ispirati, quelle saette liriche, quegli stralci di pensiero che seguono il suo equilibrato e romantico punto di vista, secondo me qualità che lo rendono estremamente interessante come autore e cicerone, abile guida per i lettori lungo realtà ovattate da un lessico ricercato ma fruibile. A gusto personale trovo assolutamente degni di nota anche i suoi scritti brevi che sono gli starters di galassie filosofiche ed emotive.

Mi è capitato, durante le ultime sere, di scorrere queste concise folate auliche per poi trovarmi incantato ed ispirato a viaggiare con la mente, segno che le poesie brevi di Massimiliano Giannocco “dietro le quinte” serbano un grande indotto creativo e un’architettura genetica tutt’altro che semplice, trasmessa ai lettori in un formato “compresso” che non ne danneggia contenuto e qualità. Un’altra di esse che mi si è tatuata nell’anima è la seguente “Caducità”, una bomboniera contenente confetti d’edulcorato genio.

Considerando il fatto che in poesia le dimensioni non contano, concludo languidamente quest’articolo – anche se “Novembre” meriterebbe considerazioni ben più ampie – condividendo “Notturno”, la composizione che ho preferito in assoluto, che ho messo in repeat infinito ed è ospite gradita nei miei pensieri sin dalla prima lettura, anche se vi confido che ho preso gusto per lo stile scrittorio di Massimiliano Giannocco e spesso, durante la giornata, apro il suo libro in una pagina a caso perchè ho la certezza che, vada come vada, ne trarrò beneficio. Statemi in luce.

5 thoughts on “L’allibratore: “Novembre” di Massimiliano Giannocco”
Biagina Danieli
complimenti….apprezzatissimi notturno e pace …
Filippo Fenara
Grazie Biagina, riferirò all’autore! 😊
Massimiliano
Caro Filippo, grazie di cuore per la splendida recensione
Filippo Fenara
Grazie a te per le smaglianti emozioni scaturite da “Novembre”, tra l’altro anche mio mese di nascita…
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