Dopo lo splendido exploit della sua “coinquilina d’anima” Judy Barton, con l’apprezzatissima carta carbone di “Bianco Candido“, torna dopo un breve periodo d’assenza da LeMieCose, ma non dal senso di vicinanza che nutro nei suoi confronti, l’eclettica e sognante Lyth Karu. Appena ho letto questa splendida elegia, giusto questa mattina, le ho immediatamente chiesto il reblog, non tanto per aumentare visualizzazioni o followers, ma semplicemente perchè è una traccia imperdibile che dimostra come l’amica Lyth sia una di quelle umilissime persone in grado di obnubilare gran parte della poesia contemporanea con un semplice schiocco di dita. È straordinario come, a volte, pubblichi alcune sue intricatissime dissertazioni scientifiche che nulla hanno a che fare con il trend mood ed ogni tanto se ne esca con fuochi d’artificio come questa “Sognando”, quasi a ricordare al resto del mondo di stare basso che qui c’è della stoffa anche senza bisogno di ostentarla o di metterla in imbarazzante competizione con altri. Non c’è competizione con Lyth Karu, capitelo e statemi in luce. (Filippo Fenara)
SOGNANDO
sognando
mani agili scattanti
come al pianoforte danzanti gentili di dita sapienti
note
armoniche
vibrar di corde dense un
movimento dietro l’altro travolgente e
il crescer
sull’
ago
la trina bella
che verrà pendente
poi
per un lobo ancora in fiore
One thought on “Carta Carbone: “Sognando” di Lyth Karu”
lyth karu
come La Rinascente, fin dal suo lontanissimo apparire, fu la prima signorile splendida vetrina di libero accesso a tutti, permettendo, anche al ceto popolare educandolo, di mirare le cose belle come fossero di una galleria d’arte in esposizione, così questo tuo spazio, nuova Rinascente, mi gratifica collocandomi… mirata agli occhi di tanti