La perspicua nitidezza di questo fiore lirico ad opera di Rachele Ricucci, mi ha decisamente scombussolato, scosso, pur navigando sul mare calmo di una narrazione docile e carezzevole. Il contenuto adagiato sotto il serico lenzuolo lessicale è malia vibrante, eruzione trattenuta, dolore deglutito senza volerlo manifestare apertamente. La poesia richiama una matura e composta somatizzazione di un disorientamento transitorio del cuore, è lo screenshot d’uno stato d’animo che evoca lo smarrimento sotto la luce soffusa di una pregevole, intima aulicità. In calce lascio i links delle precedenti Carte Carbone relative a questa eccelsa poetessa, augurandovi una buona lettura. Statemi in luce. (Filippo Fenara)
One thought on “Carta Carbone: “*” di Rachele Ricucci aka Bismylla”
Manuela Di Dalmazi
Molto bella 👏