Non molto tempo fa ha fatto il suo esordio sulle carte carbone la poesia minimalista di Sydan aka @sydan.meni. Come allora, confermo che, pur essendo un tipo di comunicazione agli antipodi della poesia accademica o classica, leggendo i suoi pensieri continuo a provare un senso di spontanea immediatezza dall’effetto rinfrescante, percolante dai versi confidenziali e dalla bassa ambizione meramente esibizionistica. Sarà che a 48 anni, rivivere certi contesti e ragionamenti retaggio di generazioni successive alla mia funga da palliativo elisir, sarà la cristallina trasparenza e sincerità nel porgersi di Sydan, ma ammetto di aver maturato un debole per gli “shorts” di questa autrice e, oltre a pubblicarne un altro spumeggiante exploit alle 15 di oggi, covo il sentore che questa ragazza abbia qualcosa di embrionalmente speciale. (Filippo Fenara)
AUTOCONTROLLO
Io disegno
studio
leggo
mi distraggo
ma poi piango
mi dispero
ho voglia di sbattere i pugni
e una parte di me sfugge al mio controllo