Dopo un involontario cut off durato qualche mese, ho la fortuna di reincontrare la poesia inaspettata di Veronica Annunziata in una reazione ad un periodo di silenzio digitale. Ho sempre asserito che @phoenisia, quando vuole, ha un potere espressivo senza pari, diretto, urbano, viscerale e d’impatto. Questa poesia riporta una scrittura “di pancia” filtrata dal suo elevato skill culturale, ogni verso è un potenziale aforisma, ogni parola racchiude sofferenza e sogno, amore e distacco: unico e raro è lo stile che caratterizza la poetessa partenopea nello sciorinare nettari lessicali che deliziano gli occhi del lettore come “ed io non riesco più a creare un abbraccio che ti includa in me” e “diverrei lampo che t’attraversi di luce”, brensi stratagemmi dialettici che secernono intrigo, passione, logos a braccetto col ludos. Dopo questa raggiante re entry, mi aspetto il solito volo ad alta quota di Veronica, in una continuità che delizia i nostri cuori istruendoli a nuove modalità di passione e comunione. Rimani in luce @phoenisia, ti vogliamo così. (Filippo Fenara)
SENZA TITOLO
Strappato il mio cielo di carta
cadute le mie braccia
come rami inerti
ed io non riesco più a creare un abbraccio che ti includa in me
tanto mi sei (in)finito
nell’inconcludenza del tuo “sarà quel che sarà “
diverrei lampo che t’attraversi di luce
il volto moresco
senza mai spegnermi
senza mai spegnerti
come il sopravvenire di Primavera
che spazza via un malinconico rimpiangersi.
3 thoughts on “Carta Carbone: “Senza Titolo” di Veronica Annunziata aka @phoenisia”
Ettore Massarese ( fu Franz)
Che immagini! Metafore aforistiche, vero, ed una carnalità solare… per me una scoperta. Grazie Filippo.
Filippo Fenara
Grazie a te Ettore, sono certo le farà piacere il tuo commento!!!
Ettore Massarese ( fu Franz)
ne sono felice…