IO, VICOLO CIECO
L’oggi è il domani di ieri,
per cui sto vivendo
nel futuro pregresso.
Seduto sul cesso
con la Foxy mi bendo
trattenendo pensieri,
sono uno dei cavalieri
della tavoletta rotonda
reietto, eietto il rigetto
rifletto sull’irreprocità
e aspetto sulla sponda
i cadaveri dei giàmmorti,
ne espianto i bulbi
per guardare Gotham
da un altro punto di vista.
È inutile che mi dimeni,
non c’è via di fuga
da me stesso.
9 thoughts on ““Io, Vicolo Cieco” di Fenara Filippo”
Nonna Pitilla
i giàmmorti!!!! mi sorprendi sempre! bravo!
Filippo Fenara
Grazie Matilde…quanti ce ne sono!!!
sibillla5 NADIA ALBERICI
ehh si vive nel futuro che avevamo pensato diverso…poi gli occhi dei giammorti sono importanti..credo che si possa ripartire pensando e ripercorrendo da l passato per comprendere..bella davvero…buona giornata Filippo
Filippo Fenara
Grazie Nadia, buona giornata a te!
lyth karu
Noi ci si porta sempre con noi stessi: i suicidi lo verificano dolorosamente sulla propria pelle.
Filippo Fenara
Pertinente osservazione. Buongiorno Lyth!
Esploratoredellanima
Sei fortissimo
Filippo Fenara
Grazie mille!!! 😊
Esploratoredellanima
👍