Giada è una nuova graditissima ospite nelle Carte Carbone alla quale ho deciso di dedicare un po’ del mio tempo perchè ho trovato qualcosa di stuzzicante nel suo scrivere, versi rarefatti ma incisivi, desueta palesazione dei contenuti, talento in essere. Ma cominciamo dallo pseudonimo: “@trionfoavolte” che considero un colpo di genio per l’impasto artigianale di fierezza nella vittoria piena con la farinosa abitudine alla sconfitta che, nella vita, prima o poi tutti dobbiamo accettare. Voto 1000 su 10. La rinascita attraverso l’iconica storia di Cartagine, l’alternare sensazioni personali con constatazioni oggettive storiche, l’incorporarsi in un segmento temporale illimitato costituito da morte e resurrezione, pare un voler sottolineare le dinamiche che coinvolgono non solo i singoli individui ma, in questo preciso periodo, tutta l’umanità. Lo stile scrittorio di Giada è ordinato ed asciutto, quasi a voler essere sentenziante attraverso formule poetico/matematiche, miscela con disinvoltura dati oggettivi e sentori quasi esoterici, l’impalpabile con il certo. Questo stupisce perchè rivela un’intelligenza emotiva ferrea che si riversa in parole come colonne di un tempio sacro, ci si trova la grandezza e la modestia, il TRIONFO del comunicarsi che purtroppo, fisiologicamente, A VOLTE finisce nella didattica sconfitta del non essere compresi. Poi, come Qart Hadasht, si rinasce e si scrive un’altra, splendida, poesia. (Filippo Fenara)