Quindicinalmente, Veronica Annunziata aka @phoenisia e Mattia Martignago aka @mattia_martignago danno vita ad una collab nella quale scelgono una canzone (in questo caso, come postato sotto, “Down With The Sickness” dei Disturbed) e scrivono componimenti, senza condizionarsi l’uno con l’altra, ispirati da tale brano. Vista la bontà dei loro scritti ho deciso questa volta di riproporli sulle Carte Carbone, ora quello caustico e fieramente autoemarginante di @phoenisia e alle 20, sempre su queste frequenze, la parte più horror e splatter del bravissimo Mattia. “Autoescludersi in primis per non essere esclusi” è uno dei versi dell’invettiva della poetessa partenopea nel quale mi ritrovo molto, soprattutto in questo periodo dove lo stridore tra “le maschere” e chi ci mette la faccia, è arrivato ad un punto di rottura dovuto probabilmente all’angusta angustiante situazione nella quale il pianeta terra sta crollando sbriciolandosi. Veronica decide di non scendere a compromessi, di tirarsi fuori da un improbabile carnevale di finzioni vomitando “realtà bastarda”, infrangendo il poeticamente corretto e qualsiasi forma di ipocrisia diplomatica, sceglie la sua posizione e da lì giura di non spostarsi, dimostrando risolutezza, coerenza e fervore artistico (i mezzi non le mancano di sicuro) in un lirico smacco all’allegra compagnia dei Brambilla tutti “cuore, amore, farfalle, tramonti”. Beh, molti s’appropriano nelle proprie poesie del tag #poesiadistrada, quando spesso, onestamente è assolutamente fuori luogo. Per eventuali chiarimenti su quest’ultima branca dello scrivere, chiedere di @phoenisia. (Filippo Fenara)
Tagliarsi fuori
le gambe e le mani
legarsi da soli per
non essere dagli
altri tagliati fuori
da fotografici scatti
di gruppo-
Autoescludersi in primis
per non essere esclusi
è un giocare d’anticipo
ma a carte scoperte
Parlare adesso avrebbe
senso una volta per tutte
per non dover tacer per
sempre ed ammalarmi
con la mia stessa medicina-
Vomito realtà bastarda
per non sentirmi
banderuola ostaggio
di triestina Bora
divento Baobab centenario
ho preso posizione
e da qui io non mi sposto