Scrive tanto e non sbaglia un colpo. La gamma di contesti moltiplicata per le innumerevoli nuances di colori che affronta La Eli fanno di lei una scrittrice difficilmente categorizzabile, un’anima sfuggente, una creativa incredibilmente versatile, commercialmente ingestibile e, proprio per quest’ultima peculiarità, meritevole di attenzioni importanti e approfondite. Mi ha danneggiato le coronarie sfiorando il tema dell’eros in “viVERSI“, si è elevata a cyber amazzone nella perentoria “Pixels“, ha messo in campo il suo lato ironico nella nostra collaborazione “Tripla X” (come dimenticare lo slogan “Ti slogo col pogo”?), ci ha regalato calorosi “Buongiorno!” ed ora…una struggente buonanotte. Fosse per le sue splendide ed evocative parole dormirei sonni tranquilli, ma un tarlo che mi corrode i pensieri mi terrà sveglio: com’è possibile che La Eli non sia ancora stata incoronata come una delle più interessanti autrici italiane emergenti? (Filippo Fenara)