Una LeeLoo che galleggia nelle galassie del sogno ed abbandona temporaneamente le debordanti passionalità che solitamente calcano l’ansa del suo scrivere, per lasciare il palcoscenico ad un dolce intimismo dai toni eterei di un pensiero scritto sottovoce sul foglio dell’attimo. Non è inchiostro quello della sua penna, ma liquido fissativo che provoca la tassidermia del tempo perchè l’adepta de @ilcircolodellepoetesse possa astrarsi e scavalcare il proprio ego, scrutare nuovi orizzonti, fondersi con l’universo, mettere in pausa il moto continuo delle cose e respirare versi profondi, profondere parole a distanze siderali che rimandano ancestrali bagliori. Un’altra cometa che nasce dalla filigrana emotiva del senso poetico di LeeLoo, un altro passo verso una nuova sè stessa, un estemporaneo sbuffo di immensità direttamente dalla “cavità del suo tempo”. (Filippo Fenara)
LA CAVITÀ DEL MIO TEMPO
Insegnami
a vedere
oltre
la cavità
del mio tempo,
tra onde
ed
inter-spazi
mi sospendo.
Gravitiamo
fra seriche
onde notturne
di un divenire
sconosciuto.
Mi schiudo
in solitudine
estemporanea
oltre lo sguardo
di un cielo
che mi trattiene
dorata.