Dissociazione.
Fino a un anno fa queste belle bacheche di facciadilibro erano piene di gente che odiava il Natale
Tutti terrorizzati dalle feste e dalle mangiate in famiglia.
Tutti stressati dall’idea di rivedere quello zio con l’alito che puzza di cadavere, tutti tesi all’idea di riabbracciare quel cugino col muso sempre scuro, che lo vedi solo a Natale e a te fa pure piacere ma lui proprio non sopporta di sedersi al tavolo con la tua famiglia e, forse è il caso di ammetterlo, probabilmente anche con te.
“Odio il Natale!” campeggiava qua e là tra le lamentele per la pubblicità del panettone cominciata già a settembre e gli addobbi nelle strade sempre da criticare.
Oggi invece, come per magia, quel poco simpatico zio che finalmente è costretto ad annusarsi l’alito tutto il santo giorno con la mascherina che glielo tiene lì, da degustare H24, è diventato una vittima.
Una vittima costretta ad annusare troppa anidride carbonica, che deve essere per quello che ha sempre mal di testa, povera stella.
In Via d’Azeglio a Bologna non hanno appeso le parole di Caro amico ti scrivo eppure l’anno nuovo lo aspettiamo tutti perché questo proprio non c’è piaciuto.
A dire il vero da Lucio Dalla si era passati a Cesare Cremonini, era già piuttosto evidente dal Natale 2019 che le cose stavano andando male e sarebbero presto precipitate.
Che poi a me è piaciuto un sacco questo anno che definire orribile è cosa comune..
Guardo mio figlio e questo 2020 lo trovo una figata, di più, una benedizione.
Che dipende sempre da dove guardi quando giudichi qualcosa.
Tipo, se guardi Amanda Knox vedi un mostro ma ha un bel visino.
Perfino Ignazio La Russa ha dei begli occhi azzurri. Che poi lui li avrebbe preferiti neri.
Da grande glielo spiegherò se sbufferà per l’arrivo del pranzo di Natale.
Guarda che è stato proprio quando sei nato tu che tutti hanno cominciato a amare davvero il Natale.
Proprio nel 2020 tutti volevano fare il cenone della vigilia e anche il pranzo di Natale e sognavano di fare festa a capodanno tutti abbracciati.
Già, quel capodanno che ci ripetevamo “tanto è un giorno come gli altri” nel 2020 dovremo veramente renderlo un giorno come gli altri.
E questa cosa ci fa incazzare moltissimo.
Ma noi siamo così, nostalgici.
Basta avere pazienza.
Un giorno del Covid diremo:
Quando c’era Lui a Natale non si facevano pranzi e cene di famiglia.
E quell’anno in nessuna piazza cantava Rita Pavone.
Ha fatto anche cose buone.
Pace