Nell’ambito della #glottopoesia organizzato magistralmente da @phoenisia, il più reattivo, capace e creativo, secondo il mio modesto parere, è stato Claudio Picchedda, che in questo “fuoripista lirico” ha dimostrato evoluzioni dialettiche notevoli. @cpbacco ha scritto tre #glottopoesia e sono onorato di averne potute ospitare due, questa e l’altrettanto incisiva “Iceberg“, tra le mie carte carbone. “Fibra e Fibrilla” (titolo che ho dato io per necessità “editoriali”), rispecchia l’anima di musicista e poeta di Claudio Picchedda, a parte i riferimenti diretti del principio dell’elegia, i lemmi sembrano avere la funzione di un plettro che pizzica le corde dell’anima, versi brevi e contorti come un flamenco suonato in un assolato angolo di Siviglia, effervescenti come una bottiglia di cola shakerata ed aperta, esplosivi, vivaci, fervidi. Devo timidamente asserire che preferisco il @cpbacco quando “sbanda” dal suo “stile di comfort”, quando l’improvvisazione diventa un’urgenza per lui e un nettare rinvigorente per i lettori. Comunque sia, seguitelo, seguitelo, seguitelo. (Filippo Fenara)