Oggi è mia volontà augurare una buona giornata di cuore a tutto il mondo e trovo congeniale farlo attraverso la voce scritta del palpito di Biagina Danieli e della sua inesauribile vena espressiva. Un buongiorno vero, pensato, auspicato con la sincera generosità di queste parole vorticanti, non il solito ossigeno bruciato a vuoto nei miliardi di “rno”, codici fiscali del pro-forma, è deplorevole lo spreco d’intonsa e risorgiva luce creativa, semmai va investita, come è mia intenzione in questo momento, per porre un altro mattone verso l’ascesi ad un’animità paradossalmente più profonda nel suo elevarsi. Diciamolo chiaramente: la POESIA non per forza deve emozionare, eccitare, innamorare, non ci sono regole che ne determinino la struttura, il linguaggio, il contenuto. Tutto ciò che realmente rappresenta il recinto del “sacro scrivere” è l’indotto commerciale, la vanagloria, il fine materiale, l’asservimento, il vuoto. La POESIA, come l’arte in genere, è il sentimento amorfo (inteso come senza forma) più potente che possa permettere all’umanità di salvarsi dall’imminente tracollo, fate come Biagina Danieli, generatela e propagatela con coscienza e rispetto. Come un buongiorno detto con il cuore. (Filippo Fenara)
LE TUE GUANCE
le tue guance,
rosse di tenerezza,
sono quel che voglio.
desidero morirci
per una dolce carezza
e rinascerci nella successiva.
in un infinito sfiorarsi
che del sesso non ha ricordo.
infine
addormentarsi,
lenti ed esausti,
leccando il miele
che cola dalle labbra.