Grazie ad un assist della sempre gentile Luna aka @anima_inversi mi sono felicemente finalizzato sul gustoso profilo Instagram di Francesco Minichini aka @jodelaki, sorprendendomi di quanta istantaneità e ritmo riesce ad imprimere nei suoi scritti, sia che cavalchino un formato accademico, sia che vertano più alla slam poetry o alla spoken word. Il suo stile ricalca un po’ la “missione” di Le Mie Cose di creare pacificamente un intreccio tra la strada e l’elite dell’alta poesia, per cui sono entusiasta di diffondere, con il necessario consenso, il suo mood per quanto mi sia possibile, sperando che questa nostra collaborazione si protragga nel tempo a venire. Per oggi vi presento la sua “Il Bene e Il Male” (titolo affibbiato da me per motivi “editoriali”), componimento emblematico del repentino transfert che avviene dall’anima di Francesco Minichini direttamente alla penna, senza apparentemente essere filtrata da troppe revisioni e correzioni che ne comprometterebbero la delizia dell’improvvisazione. Augurandovi una buona lettura, mi raccomando di seguire il succitato scrittore sul suo profilo Instagram di cui vi lascio il link in calce alla poesia, converrete con me che ne vale assolutamente la pena. (Filippo Fenara)
IL BENE E IL MALE
Dicono quattro mura
facciano una stanza
anche se al tocco del tatto
perdono dote e sostanza
d’estate sembra neve
d’inverno sembra sabbia
gli antipodi fanno corazza
Eppure dicono che l’eco
corra di stanza in stanza
e si senta più a casa
la voce: difficile s’arrenda
anche se non ascoltata
E sul tavolo c’è una virgola
di miele, per voci rauche
che appena la goccia si
gira, fan sù col bicchiere
D’altronde: qualcuno di noi
l’ha davvero capita?
La differenza stessa
tra il male ed il bene?!
© Francesco Minichini dal profilo Instagram @jodelaki
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