Radici vibrano
al fioco respiro della terra,
bramando azoto,
nel labirinto minerale.
Steli sospinti
dall’amplesso eolico
s’inarcano ellittici
per poi tornare a risiedere.
Linfa edulcorata
da un sole sornione
fluisce copiosa
in floemi e xilemi,
sotto il calpestio
di anime che,
clandestine,
scambiano
estatiche
effusioni.
© 2019 – lemiecosepuntonet
(Almerighi necessaire coup remix)
Sotto stretta sorveglianza
a causa del disallineamento
nei confronti del pubblico ludibrio.
Come brace sotto la cenere
covo verità inconfessabili,
lucidi proiettili griffati.
Schizzi ematici
su volti emetici
di sicari automatici
dai cuori rancidi.
Penso amplificato in grumi di pixels,
inarrestabile ristabilisco,
aggredisco convenzioni
di empie confraternite occulte,
io è un esercito d’infiniti io,
in guardia.
Striscianti nel circondarmi,
lisciviosi negl’ingannevoli tentativi d’ammansirmi,
veniali coprocratici,
depravati comprovati,
avete esploso su di me
l’intero caricatore,
ora vi palesate
per elemosinare
grotteschi compromessi.
Nessuna amnistia, nessuna.
Avete oltraggiato l’ambìto àmbito in cui abito.
L’ambìto àmbito che arbitro.
Vibrano i sonagli della paura collettiva,
fiato sospeso, trepidazione,
attesa per la mossa successiva,
chiamo a raccolta le ventidue sintonie del creato,
interrogo le viscere della terra,
muovo i miei passi
sull’affilato crinale della vendetta. Oggi c’è il sole,
l’arietta pungente,
ma non so veramente cosa ne farò di voi.
© 2zero19 – lemiecosepuntonet eccetto l’immagine di copertina scaricata dalla rete.