La femminilità rapportata alla natura più semplice e radicale, viscerale, il nucleo di una donna che, in movenza centrifuga, si spande nel cosmo in un fervente riverbero. La nerbata lirica di Maria Vona parte sarcasticamente dal luogo comune – “Stai attento, quella è una donna pericolosa” – per valicare i confini del bosco attraversato a piedi nudi, fondersi in un tutt’uno con l’immagine olografica di un ecosistema pre-corruzione, per defluire con la disinvoltura d’un incantato ruscello. Poi si dota di coesione olistica attraverso la cruna di un Dio unico, inveisce contro chi gioca all’azzardo consumista e capitalista lasciando un’impronta dolorosamente nefasta nella coscienza comune, cucina a mani nude, rimette verità sulla facciata ipocrita del mondo e, se mente, lo fa per sfuggire all’inganno del “cacciatore”. “Sei pericolosa perchè non ti fai incastrare la danza in una coreografia” è un culmine, un picco d’altissima quota lirica che lascia senza fiato per la rarefazione dell’ossigeno, prima di una chiusa a dir poco selvaggia.
Il valore intrinseco di questa poesia che ritengo assolutamente eccezionale è correlato indissolubilmente al combaciare della realtà con le manifestazioni di rivolta esternate dai versi. Io sono un tizio diffidente ma, a pelle, sento che Maria Vona è quello che scrive e, da questo momento, avrà la certezza di non essere l’unica a perseguire la direzione verso un mondo nuovo. (Filippo Fenara)
SEI PERICOLOSA
Sei pericolosa solo per chi non entra nei boschi.
Non sente i rami spezzarsi sotto la pianta dei piedi,
Le foglie incastrarsi tra le dita,
Le gocce di pioggia gelide nel terreno granuloso che sfregano la pelle.
Sei pericolosa per chi non sente più il suono di un ruscello che buca il silenzio
o si alterna al canto degli uccelli, delle cavallette.
Per chi va contro il fluire spontaneo del proprio sentire…
Sei pericolosa per chi si è scordato che siamo un unico coro e che anche tu hai la tua parte fondamentale, sacra, composta da Dio.
Sei pericolosa per chi sputa in faccia ogni giorno la propria vera madre,
distratto dalle false radici di una giostra metallica.
Sei pericolosa perché sei selvaggia.
Non menti,
lo fai solo per sfuggire al cacciatore,
per istinto di sopravvivenza.
Sei pericolosa perché prepari il cibo senza i guanti, con lo stomaco tra le mani.
Sei pericolosa perché non ti fai incastrare la danza in una coreografia.
Sei una Lupa
e il cuore ti sanguina via dagli occhi.