Non mi va che Shiva mi scriva una missiva dove mi si va alla deriva nella tua liscivia lassativa, ora che tu #metoo ed io #steedoo manda pur tutto giù #collacolla, mi ti riproponi come il karma, suinamente dop di Parma, ti becco al vernissage in bamba, con un foto reportage da barman, bambolotta in orefisuzione di chi ti raccomanda, gluteo fioco, metti a fuoco il mio stile Chanel come Coco, io non gioco, non scherzo, se mi ti pari innanzi io non sterzo, fatti da parte che non sei incline all’arte, esponi informi adenomi, pigli dei nomi anche dai gibboni con le recensioni false, farse, bisogna farsene una ragione, sei tra le comparse di una comparsata, ti credi ready ma vedi come stai appollaiata, arrampicata sugli stecchi, poi mi fai l’illibata come la Capuleti, ma sei allibita da sti versi che creo, maschio alfa come Romeo, respiro lemmi come una Geox, piove oro alla Perseo, cambi faccia come un oreo, appena fiuti puzza d’un conio europeo, s’indice per te la riffa, poi ti si vede e si decide che si rifà da capo, musa etimologica del csafèt, csadìt, non di meno dello csavùt, te e la ciurma smandibolata che mi traini su, tirati su che non è la lotta nel fango, so bene che ti piace tanto, quando strisci come una serpe dentro un seno rifatto. Auf wiedersehen, pirla.
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