FRANCESCA
Francesca,
solo a pronunciarlo
scroscia acqua fresca,
introverso bocciolo
da cui spuntano
vispi occhi neri
sempre in procinto
di spiccare il volo,
fammi un po’ di posto
tra i tuoi pensieri
che qui fuori,
nello ieri di te,
c’è tanto freddo
e sguardi insinceri.
Francesca,
detto di te suona diverso,
faro erto e certo
tra irruente mareggiate,
onde arricciate
attorno
al disperso marinaio
nella doppiezza di flutti
d’un eterno Febbraio
tra i quali scompaio,
scura cometa
d’ogni poeta solitario
che grida “terra!”
mentre si serra
la tua bocca
inanellando
sorrisi di
fulgida madreperla.
Francesca,
accordo in maggiore,
il suono migliore
che a sentire
la mia anima riesca.
© Lemiecosepuntonet
© ritratto di copertina di Silvia Rizzo dal profilo Instagram @silvia.rizzo.225
Dedico questa “cosa” all’amica Francesca De Masi aka @inosservatapasso con innocente trasporto e senza alcuna malizia, femminea delizia che dell’imminente primavera è primizia. (Filippo Fenara)