Con la traccia che avete appena ascoltato, la rapper “esoterica” di casa a Johannesburg in Sud Africa, Yugen Blakrok (assieme a Kendrick Lamar e Vince Staples), ha toccato gli apici del suo successo commerciale, essendo stata scelta proprio da Lamar per una strofa nel pezzo che completa la colonna sonora del film “Black Panther”, tratto dall’omonimo fumetto edito dalla Marvel negli anni ’60. La soundtrack è stata per diverso tempo ai vertici delle classifiche di tutto il mondo con milioni di streams e riconoscimenti importanti.
Io, invece, ho conosciuto Yugen su Bandcamp per la presentazione del suo ultimo lavoro assieme al dj e produttore Kanif, “Anima Mysterium” ed ho apprezzato il flusso mistico della rapper sui tappeti acustici nebbiosi, volutamente sporchi e palesemente anni ’90 del sopracitato dj. Con suoni che rinfrescano la memoria su quello che considero il periodo d’oro dell’hip hop, scratches eleganti, presenti sempre nel momento e nel modo giusto, liriche che oscillano tra la stregoneria tribale, la lotta sociale contro il razzismo e l’intolleranza, l’esoterismo di stampo “globale” e retaggi religiosi, sono il marchio di fabbrica di questo duo. E due sono gli album pubblicati da Yugen, oltre al sopracitato “Anima Mysterium” non si può certamente skippare il platter di debutto del 2013 “Return Of The Astro Goth” del quale vorrei invitarvi ad ascoltare la seguente impronta
Brano veramente importante dove i ruoli dei due artisti si completano in una combinazione equilibratissima di suoni, parole e contenuti.
Personalmente preferisco però l’ultimo album che, pur mantenendo il background di Yugen e Kanif mi sembra più maturo, più professionale e, soprattutto può vantare una registrazione di livello che mancava al disco precedente. La prossima, per il suo incedere inesorabile e lo sgorgare ipnotico di Yugen, è la mia favorita
Sicuramente la “chiamata” di Kendrick Lamar ha dato una svolta alla carriera di Yugen che, comunque, pare non essere cambiata di una virgola e continui assieme al suo fido dj a portare avanti una missione musicale e sociale che merita rispetto, posso annoverare questi due personaggi tra le “Persone Oltre Le Pose” soci ad honorem di “Le Mie Cose”. Vi lascio con l’ultimo missile, “Carbon Form” per chiudere questo simposio lirico e acustico.
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